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Protagonista di Latteria popolare è Venezia negli anni '50 e '60: una città vivace, un popolo sincero, una dimensione che oggi si vorrebbe ritrovare e riascoltare e, con risuscitata scienza della toponomastica urbana, rinvenire. Venezia negli anni del dopoguerra, ritratta attraverso una scrittura che alterna registro letterario e ricostruzione storico-biografica senza mai scadere nella stucchevole saga familiare, liberando il profilo di una città speciale, profondamente amata e vissuta. Così la latteria dei genitori a Rialto - cuore commerciale e relazionale della città - rappresenta la tenace e rigogliosa radice contadina piantata nel caranto di Venezia ed è per l'autore osservatorio privilegiato di una comunità urbana tesa tenacemente a reinventare se stessa. Anche il ricorso a scene di dettaglio e l'inserimento strettamente funzionale di dialettismi vogliono restituire uno squarcio di vita vissuta, un viaggio in una civiltà policroma e autentica, distesa tra acqua e maségni, diffusa sulla dimensione orizzontale e paritaria delle relazioni e dei protagonismi.